2 dicembre – dalla Francia una chiamata alla mobilitazione contro i Giochi Olimpici

Sabato 2 dicembre nelle regioni alpine del sud-ovest della Francia si terranno iniziative e mobilitazioni contro la candidatura di quei territori per ospitare i Giochi Olimpici invernali del 2030. Nonostante le drammatiche evidenze dei cambiamenti climatici e della crisi ambientale e a fronte delle voci sempre più diffuse che si alzano contro un modello di sfruttamento turistico delle vallate alpine non più sostenibile, si continua a vedere nei megaeventi delle occasioni di sviluppo per i territori e non delle sciagure sul piano ambientale, sociale ed economico, come anche la macchina organizzativa per le Olimpiadi 2026 Milano-Cortina sta dimostrando. Per il 2 dicembre è stato lanciato un appello, che tradotto pubblichiamo, che invita alla mobilitazione diffusa nei territori alpini e non solo, contro il modello olimpico e le devastazioni che si porta appresso.

Facciamo in modo che il 2 dicembre diventi una giornata di mobilitazione contro la devastazione causata dalle Olimpiadi sui nostri territori!

 Le regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra hanno ufficializzato la loro candidatura per i Giochi Olimpici invernali 2030. Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, si è dichiarato “profondamente impressionato” e il 1° dicembre questa candidatura potrebbe diventare realtà.

Mentre i ghiacciai si sciolgono a ritmi velocissimi, complice l’inazione climatica dei governi e il turismo di massa che devasta le nostre montagne, non c’è niente di più cinico che organizzare dei giochi sulle cime spoglie ricorrendo alla neve artificiale. Non dimentichiamo che i giochi invernali sono in assoluto i più inquinanti. Le Alpi francesi, inoltre, hanno già ospitato due edizioni olimpiche le cui conseguenze si pagano tutt’ora tra cementificazione delle montagne, cattedrali nel deserto, o ancora indebitamento dei comuni limitrofi.

Mentre riflettono già sull’organizzazione di un’ennesima edizione nel 2030, le conseguenze catastrofiche delle prossime Olimpiadi di Parigi 2024 sono sotto gli occhi di tutti:

– danni economici:

In piena crisi inflazionistica, è vergognoso che enormi capitali vengano sperperati al solo scopo di accrescere il prestigio della Francia. Per non parlare dei 180.000 euro che ogni dipartimento ha speso per il solo trasporto della fiamma olimpica… 15 anni di debiti per 15 giorni di festa!

– danni sociali:

Denunciamo l’allontanamento e trasferimento di persone senza fissa dimora, lo sgombero in massa delle persone più precarie e la gentrificazione di interi quartieri popolari, in particolare nella Senna-Saint-Denis (la provincia nel nord di Parigi dove è stata costruita la maggior parte delle infrastrutture). Inoltre, ci opponiamo con forza allo sfruttamento sui cantieri di persone migranti irregolari e all’impiego di volontarə non pagatə. 

– danni ambientali:

Lo stato di cementificazione dei terreni nella Senna-Saint-Denis è allarmante. Lə abitantə risentono della perdita degli spazi verdi, della moltiplicazione delle isole di calore e dell’incremento dell’inquinamento atmosferico… Il tutto generosamente sponsorizzato da multinazionali ecocide come Coca-Cola e il colosso della moda LVMH. 

– conseguenze democratiche:

Con le Olimpiadi, verrà inaugurato l’uso della videosorveglianza algoritmica, e si prevede la mobilitazione di 35.000 poliziotti e 20.000 militari, in un contesto di repressione sempre più violenta. L’impatto devastante dei giochi che denunciamo qui sopra interseca numerosi spazi di lotta, dall’antirazzismo, al femminismo e all’anti-abilismo. Va ricordato, tra le altre cose, che i comitati olimpici ancora effettuano i test del sesso sullə atletə. Ovunque, le Olimpiadi riproducono lo stesso modello distruttivo, esacerbano il nazionalismo e cristallizzano le tensioni internazionali.

Possiamo continuare ad amare lo sport, e al contempo rifiutare dei mega-eventi i cui impatti sono insostenibili. Invitiamo dunque tutti i collettivi, le associazioni, i sindacati e le persone interessate a firmare questo appello e a mobilitarsi il 2 dicembre per una giornata di azioni diffuse e di proteste in tutta la Francia e non solo. Diciamo NO alle Olimpiadi Invernali del 2030! Lottiamo contro le conseguenze devastanti dei giochi 2024! 

Con creatività, prepariamo i nostri picnic, i nostri megafoni, i nostri striscioni! Facciamo musica, sport, arte, blocchiamo gli sponsor: insomma, diamo voce al nostro dissenso! 

Per condividere le vostre future azioni, potete scriverci a questo indirizzo appelsjop@disroot.org e seguire le azioni vicino a voi sul nostro sito. Inviaci le tue foto, i tuoi testi, i tuoi materiali visivi… così potremo diffonderli in tutte le regioni!

Firmatari 

Saccage 2024

Collectif No J.O Alpes 2030

Comité vigilance JO2024 Saint-Denis

Sauvons les Jardins d’Aubervilliers

La Quadrature du Net

Youth For Climate Paris IDF

GL Extinction Rébellion Paris Nord

GL Extinction Rébellion Paris Rive Gauche

GL Extinction Rébellion Hautes Alpes

Les Soulèvement de la terre île-de-France

Le CLAV (Collectif de Lutte Anti-Validiste)

PEPS Pour une Écologie Populaire et Sociale

Alternatiba Paris

Notre Parc N’est Pas à Vendre (Parc Georges-Valbon)

Changeons d’Ère à Taverny

Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA)

La Brigade de Solidarité Populaire Paris Sud

ROR Paris (Rythms of Resistance – Batucada militante en appui aux luttes)

Attac France

Collectif Contre la Ligne 18 et l’artificialisation des terres

Collectif pour le Triangle de Gonesse (CPTG)

Coordination des Luttes Locales d’île-de-France

Peuple Révolté

Terres de Luttes

Off Topic Milano

Ecologia Politica Network

Venice Climate Camp

Climate Social Camp