L’altra Cinisello non dà il benvenuto al pastore tedesco

Ci hanno recapitato un testo e le foto di alcuni striscioni appesi in queste ore nei pressi della periferia nord della città che si appresta al grande evento della visita papale. Vi giriamo entrambe senza filtro..

Giugno 2012: le città di Bresso, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni vengono bloccate e militarizzate per l’arrivo del Papa Re e di qualche centinaio di migliaia di suoi devoti. Strade bloccate, servizi pubblici sospesi, territorio sotto controllo da parte di ingenti forze di Polizia, Carabinieri, Protezione civile e anacronistiche Guardie svizzere in borghese. Per tre giorni la vita pubblica e la quotidianità di circa 250 000 persone è sospesa per la presenza di un capo religioso che per molti cittadini non è niente più di uno sciamano o di un mago da circo (solo molto più potente, ricco e influente).

Ma mentre tutte le istituzioni locali e il sindaco di Milano fanno a gara per mostrarsi ultra servili e nel rendere la vita impossibile alle proprie città pur di accontentare parrocchie, preti e chierichetti, non tutti sono stati zitti a guardare: questa mattina, 1 giugno, sui ponti di Cinisello, Bresso e Sesto sono comparsi numerosi striscioni firmati da ignoti “No Vat” locali.

Il significato è chiaro: dire e far capire senza mezzi termini che c’è una parte di queste città che non dà il benvenuto ad un mega evento che paralizza strade e quotidianità, tanto più pagato con soldi pubblici che potrebbero essere utilizzati per vere opere sociali utili ai territori o in solidarietà ai terremotati dell’Emilia; c’è una parte di Cinisello, Bresso e Sesto che rifiuta di dare il benvenuto al Pastore tedesco e alla sua Chiesa bigotta e reazionaria, vero peso economico e culturale per questo poco laico Paese.

Vediamo gli striscioni più significativi che in più persone hanno trovato, con sorpresa, andando a lavoro verso Milano e hanno deciso di condividere con noi:

sul ponte della Tangenziale est, “Meno Papa boys, più papà gay”: richiamo ai diritti ancora negati agli omosessuali, soprattutto a causa dell’opposizione del cattolicesimo più retrogrado; nel quartiere Crocetta, lungo via Stalingrado, al confine tra Cinisello e Sesto, “Più migranti, meno pellegrini”: particolarmente significativo in uno dei quartieri più multietnici e problematici del Nord Milano; su due ponti ciclabili, nella “zona rossa” dove si terrà la visita del Papa Re, “Lotto per mille contro il Vaticano” e “Più teologia della liberazione, meno della liberalizzazione”: il primo, storpiamento ironico di quel mega afflusso di denaro che è l’otto per mille, ribaltato contro il Vaticano, mentre il secondo richiama tutta quella parte di preti operai e contadini che in Sud America si schierarono contro le dittature cattoliche e militari e per questo fucilati con il beneplacito della Chiesa di Roma, in opposizione al credo religioso di oggi, quello neoliberista;

infine, sul ponte davanti il complesso scolastico del Parco nord, che da su viale Fulvio Testi, “Più prati, meno preti & più case, meno chiese”, da un lato, e “L’altra Cinisello non dà il benvenuto al pastore tedesco”, dall’altro: si spiegano da sé.

Insomma, ironia e satira contro l’oscurantismo vaticano e il mega evento da teocrazia che il Nord Milano vivrà per tre giorni.

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