BASTA VELENI! Critical mass per la salute dei territori

Per la giustizia sanitaria e climatica ora!
📆 13 dicembre ore
⏰14:30
đź“ŤParco Nord – Via Aldo Moro/via Daniele Comboni.

Non è bastato battere il numero di giorni oltre il limite di PM10 dell’anno scorso arrivando a quota 75 giorni (il limite UE è di 35). Non è bastato avere uno dei peggiori novembre degli ultimi anni con 22 giorni su 30 oltre i limiti: il Comune di Milano ha intenzione di continuare la sospensione di qualsiasi misura anti-smog (Area B e C in primis) fino a gennaio, senza prevedere alcun incentivo o potenziamento della mobilità pubblica.

Data la situazione emergenziale di #Covid19, virus che attacca il sistema respiratorio, l’attenzione alla salute dei nostri polmoni dovrebbe essere ancora maggiore per evitare l’aggravarsi di una situazione sanitaria sempre piĂą in crisi e che investe anzitutto operatori sanitari, lavoratrici e lavoratori degli ospedali, in prima linea nel garantire l’accesso universale alla cura – che invece anni di tagli alla sanitĂ  pubblica e condizioni di strutturale mancanza di risorse e personale hanno di fatto compromesso.
E’ quanto infatti ci dice la vertenza di infermieri e operatori sanitari degli ospedali Santi Carlo e Paolo (così come quella di altri lavoratori del settore nei mesi scorsi), in stato di agitazione in seguito alla pubblicazione della lettera-denuncia di 50 di loro sulle condizioni di “impossibilitĂ  di curare tutti i malati”, causate dalle scelte miopi della Direzione Sanitaria dell’ASST e di ATS.
Milano, soffocata dal traffico e inquinamento, dai nuovi progetti di speculazione e consumo di suolo, da zona arancione si trasforma in zona grigia. Diventa quindi sempre più indispensabile reclamare subito il diritto a respirare un’aria pulita, a vivere in territori liberi da veleni, a una sanità universale, gratuita e capillare per salvaguardare la salute pubblica di tutte e tutti.

🔥 VOGLIAMO LA SALUTE PUBBLICA:

  • potenziamento dei servizi medici territoriali, domiciliari e dei servizi di prevenzione e di igiene pubblica;
  • eliminazione del numero chiuso alla facoltĂ  di medicina e scienze infermieristiche;
  • assunzioni a tempo indeterminato per il personale medico, aumento dei posti letto ordinari e in terapia intensiva;
  • ripresa di tutte le cure non Covid nella totale tutela dei pazienti, NO alla centralizzazione ospedaliera delle cure Covid, requisizione di strutture private e pubbliche per aumentare i reparti Covid necessari;
  • riaprire gli ambulatori di quartiere e implementare il piano di medicina domiciliare USCA;
  • contrastare l’inquinamento atmosferico e di suolo: stop alla devastazione ambientale e alla cementificazione delle aree verdi urbane e rinaturalizzate, stop ai grandi progetti di estrazione di valore dal territorio (in primis gli scali ferroviari);
  • potenziamento del trasporto pubblico locale, reso universale e gratuito tramite lo spostamento del costo sulla fiscalitĂ  generale – reintroduzione delle misure anti-smog e di contrasto al traffico veicolare;
  • salvaguardare il lavoro di cura come quello dei lavoratori e delle lavoratrici della sanitĂ  che sono in prima linea nella lotta contro il Coronavirus.