Audio dalla presentazione di Nunatak 28-29

La scorsa domenica la Calusca  Conchetta hanno promosso la presentazione dell’ultimo numero di “Nunatak – rivista di storie, culture, lotte della montagna”. Ripubblichiamo gli audio dell’incontro ed in coda una breve sintesi dei contenuti di questo numero doppio (28-29).

nunatak

Intro Calusca

01 intro calusca

Intervento Nunatak

02 intervento nunatak

Interventi No Tav Terzo Valico

03 intervento noterzovalico

04 intervento noterzovalico 2

Intervento No Ped

05 intervento no ped

Intervento No Tav

06 intervento notav

Intervento Off Topic

08 intervento offtopic

Intervento Nunatak 2

09 intervento nunatak 2

Intervento Svizzera It.

Quale società si prospetta dietro la cementificazione ad alta velocità?
ne discutiamo insieme con la redazione di Nunatak – rivista di storie, culture, lotte della montagna

UNDER ATTACK! UNDER ATTACK! La montagna è sotto attacco, oggi, come forse mai prima. Raddoppio dei trafori “storici” (Tenda, Frejus e Gottardo), “tunnel di base ferroviari” (Val di Susa, Sempione, Gottardo, Brennero e Giovi), autostrade pedemontane (in Piemonte, Lombardia e Veneto), porti “intermodali” (ferro-gomma), ampliamento e interconnessione degli aeroporti. Il tutto corredato da ulteriori linee di collegamento e “bretelle” stradali, poli logistici, cave e discariche, nuove dighe e altro ancora. In un girone infernale di nocività, devastazioni ambientali, sradicamento sociale, sfruttamento e assoggettamento alle (più o meno inconfessabili) sragioni dell’Economia e del Comando. È tempo di unificare le lotte, dispiegarne le ragioni, innovarne le pratiche. Per non segnate vie.

Il numero 28-29 (autunno-inverno 2012) di “Nunatak” contiene vari materiali d’analisi e riflessione su questi temi.

“Dinanzi al dilagare degli scempi sociali ed ecologici prodotti dalla società della Merce e dell’Autorità, le montagne della Terra tornano a essere lo spazio della resistenza e della libertà. Affinché una vita meno alienata e meno contaminata possa, giorno dopo giorno, scendere sempre più a valle” (dal colophon).

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