Venerdì 30 giugno Piano Terra e Off Topic a supporto dei/delle compagn@ condannat@ per la giornata di resistenza allo sgombero di ZAM del 22 maggio 2013
H19:30: porte aperte e cena benefit anti-repressione
H21:30: Dj set Ric Bonello e Massi Giraildisco (da Trash Milano)
Venerdì 16 giugno apriamo le porte di Piano Terra per un doppio appuntamento: presentazione del vol. 1 anno 2° de La Revue Dessinée Italia e a seguire dj set Korovadj per ballare insieme allo Scarraffone di Isola.
Porte aperte h19:30 con cena sociale Ore 20:30: presentazione de La Revue Dessinée Ore 21:30: selecta vinilica a cura di Korova Spaccio Dischi
Le notizie milanesi di ieri – +40% in più di costi per il PalaItalia a Santa Giulia, costi lievitati e dubbi sui tempi per la ristrutturazione del Palasharp – sono solo le ultime in termini di tempo riferite a impianti, opere e infrastrutture previste per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 dove si annunciano costi lievitati dal 30% al 50%, ritardi sui tempi, necessità di procedere con dispositivi d’emergenza. Dalla pista di bob a Cortina alle infrastrutture viabilistiche in Lombardia e Veneto, passando per il Villaggio Olimpico di Milano, l’elenco potrebbe essere lungo e fornire dati preoccupanti rispetto ai costi effettivi del grande evento.
Parliamo tra tutto di oltre 10-12 miliardi di opere a vario titolo necessarie o connesse ai Giochi invernali. E a questo proposito dobbiamo sempre tenere presente un altro elemento: nella suddivisione delle opere olimpiche incluse nel Piano nazionale degli interventi approvato dalla presidenza del Consiglio il 26 settembre 2022, le opere definite “essenziali-indifferibili” (cioè con consegna inderogabile entro dicembre 2025) riguardano meno del 13% del budget complessivo, mentre quelle “essenziali”, che pesano per oltre l’87% dell’ammontare, potranno essere realizzate anche solo per “stralci funzionali” – quindi la loro consegna reale si effettuerà a Olimpiadi concluse, rivelando la funzione di volano che anche questo Grande Evento svolge nel nostro modello nazionale di capitalismo predatorio.
Dal 12 al 15 ottobre 2023 si terrà a Milano il Congresso Mondiale per la Giustizia Climatica (WCCJ), cinque giornate in cui climattiviste e climattivisti giungeranno da ogni parte del Pianeta per confrontarsi in workshop, seminari specialistici, assemblee tematiche, iniziative e azioni di piazza, momenti plenari organizzati da più realtà ecologiste italiane, con l’obiettivo di discutere e deliberare su idee, strategie, lotte e campagne per abbattere e superare il capitalismo fossile e sconfiggere le lobby politiche che lo sostengono, come l’attuale governo reazionario italiano. Il fatto che si tenga a Milano, città che fa del greenwashing il perno della propria narrazione malgrado sia ai vertici europei per pessima qualità dell’aria, consumo di suolo, traffico privato, è ancora più importante e significativo; proprio mentre la città è proiettata verso gli insostenibili giochi olimpici Milano-Cortina 2026.
Tutto questo ha un costo importante, soprattutto legato a garantire l’arrivo e l’accoglienza delle attiviste e degli attiviste che giungeranno dall’Africa, dalle Americhe e dall’Asia; per affrontare tutte le spese vive è stato lanciato un crowdfunding (https://www.produzionidalbasso.com/…/milano-world…/) e, da qui a ottobre, una serie di iniziative benefit per presentare il WCCJ e raccogliere i fondi necessari: si parte sabato 10 a Piano Terra!
Lo abbiamo già accennato e lo ribadiamo: l’improvvisa attenzione di media e Istituzioni per la questione affitti è probabilmente dovuta alla crisi (irreversibile? Ce lo auguriamo) che sta attraversando il tradizionale mercato dei mutui e quindi una politica abitativa fondata sulla casa di proprietà e sulla mano invisibile del mercato. Se a livello europeo in Italia il potere d’acquisto è crollato molto più che altrove dal 1990 a oggi, mentre il prezzo dei mutui è aumentato nell’ultimo anno del 25/30% significa che la proprietà è di fatto inaccessibile, mentre la dinamica degli affitti – sia di mercato che nel patrimonio ERP – gioca al rialzo, seguendo e alimentando le dinamiche imposte dai grandi player immobiliari della turistificazione e finanziarizzazione delle città.
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