L’eccellenza nell’era della città vetrina | vol.2

Lo Spazio Forma

Nel frattempo altri pezzi di città, prevalentemente di proprietà pubblica, attendono la scure della legge di stabilità, o meglio la sua declinazione a livello territoriale. Così un palazzo di proprietà ATM, società messa alle strette dai tagli drastici del Comune di Milano, diventa il secondo caso metropolitano scottante: la chiusura di Spazio Forma. La notizia è stata comunicata giovedì 17 Ottobre durante una conferenza stampa presso i ben noti locali in Piazza Tito Lucrezio Caro, da Roberto Koch, presidente di Fondazione Forma: la nuova sede diverrà l’Open Care in Via G.B. Piranesi 10. Nei nuovi locali verranno ospitati gli uffici, gli archivi affidati alla gestione della Fondazione, tra cui quello di Gianni Berengo Gardin, una libreria ed una sola parete dedicata all’esposizione di fotografie.

55127-1

L’arcinoto Spazio Forma è (presto utilizzeremo il passato) un luogo nel suo genere unico a livello nazionale: l’unico spazio dedicato interamente alla fotografia, l’arte dell’era della riproducibilità tecnica che da sempre soffre complessi d’inferiorità rispetto alle altre discipline artistiche ma che nel Novecento si è imposta come forma d’arte autonoma. Anche se in questa città se non sei un fotografo di moda ormai sei uno sfigato e se invece lo sei la precarietà non ti abbandonerà fino a che non entri quanto meno nel limbo delle star (non più di una ventina di posti a sedere). Leggi tutto “L’eccellenza nell’era della città vetrina | vol.2”

Piccolo report del corteo #NoPedemontana

Un corteo di mille persone che attraversa le vie della città, da piazza Conciliazione all’ex discarica delle ‘ndrine locali, non è un fatto comune a Desio. La partenza, fissata per le 14, si fa attendere giusto un’oretta, il tempo che serve alla piazza per riempirsi, e a noi per tappezzare la locale sede di Intesa San Paolo con bandiere NoTav, striscione e intervento sulle responsabilità della BIIS nel finanziamento di piccole e grandi opere.

Dietro al Comitato promotore (BeniComuni MonzaBrianza) sono in tante le associazioni e le sigle che raccontano storie di piccole resistenze, lunghe lotte..e pure sporche faccende. Ci chiamano perchè un gruppo di “Nazionalisti Insubri”, un gruppo fascistoide che vorrebbe trasferire in Svizzera la Lombardia, prova a infiltrarsi nel corteo. Collettivamente, come rete, compagni e comitato promotore li si invita senza mezzi termini ad allontanarsi, il tentativo di unirsi era circolato in rete e non c’è discorso che tenga. Leggi tutto “Piccolo report del corteo #NoPedemontana”