Expo2015 = debito. Una riflessione

o.176628

Molte sono le problematiche su cui si discute quotidianamente in merito ad Expo2015, poco si è ancora detto dell’impatto del megaevento sulle casse pubbliche e sui servizi pubblici.

Expo2015 è un megaevento sostenuto quasi interamente da soldi pubblici (del miliardo e 300 milioni di spesa per la realizzazione, e’ privata solo la cifra corrisposta dalla Camera di Commercio, il 10%) , questo lo rende particolarmente gravoso a livello finanziario. Leggi tutto “Expo2015 = debito. Una riflessione”

Ecco perché non possiamo intervenire allo Zucchi di Monza

EXPOILo scorso venerdì siamo stati invitati, assieme ad un attivista del collettivo “Le lucciole”, ad intervenire all’interno di un’assemblea d’istituto al liceo Zucchi di Monza. Quello che segue non è il resoconto dell’iniziativa (saltata) ma il punto sull’accaduto, proposto dal nostro “relatore”.

Lettera aperta al preside Di Rienzo e a “Il cittadino MB”,Venti, ventisei, ventisette. Individuare la data giusta già non era cosa semplice, così non diedi attenzione alla curiosa richiesta del CV da parte della segreteria. Leggi tutto “Ecco perché non possiamo intervenire allo Zucchi di Monza”

Corso accelerato di semiotica quantistica | Bollettino n. 5

hofame

A rompere la monotonia della road map verso Expo2015 ci pensa una settimana densa di boutade, gaffe e in cui il subvertising umilia la comunicazione ufficiale di Expo2015, grazie all’importante spinta ricevuta da Diana Cracco, la cuoca del padiglione Italia (quello il cui logo è lo stemmino della Coppa Italia).In grande stile la dottoressa Brocca, presidente di Ecspo spa, ha annunciato il simbolo del nostro amato padiglione nazionale: il David di Donatello. O forse di Raffaello? O di Golia? Boh, non ci sembra comunque il caso di spaccare il cappello in due. Dopotutto il buon Davide (per gli amici David) si è reso disponibile a fare l’Expo Ambassador in un momento un po’ difficile per il megaevento, in cui le opere d’arte continuano a far discutere.In proposito, il ministro Francesconi ci illustra il perché la celebre “Annunciazione” di Ligabue non uscirà dagli Uffici: è una scelta del museo, alla tavola di Expo2015 l’opera rischia di sporcarsi. D’altra parte saranno 28 le opere che prenderanno il diretto Fidenza/Expo, a copertura del denso programma di vernissage.Ora ci attendiamo un ritorno di fiamma di Sgarbi e della sua idea di spostare per l’esposizione a Milano i bronzi di Rialto. Le bellezze del made in Italy abbondano ma non si vive solo di passato: il connubio tradizione/nuove tecnologie ha dato vita ad operazioni grafiche che tutto il mondo ci invidia, ora disponibili in rete: su http://ecspo2015.altervista.org/ potete generare la vostra immagine personale che vi renderà official partner delle grafiche del megaevento universale.Tutta questa attività in rete non passa inosservata agli occhi della crew di Sala, che senza perder tempo ha lanciato questa settimana l’osservatorio expo2015 sui social media (http://www.datamanager.it/2015/02/lanciato-losservatorio-expo-2015-sui-social-media/ ) Leggi tutto “Corso accelerato di semiotica quantistica | Bollettino n. 5”

Expofamale non ci sono dubbi | Bollettino n.4

Settimana densa a Expopolis, tra proclami, minacce e bruschi ritorni alla realtà, ideale per rinfrescarsi i neuroni, a partire dall’Expo delle idee andato in scena in sabato 7 in Bicocca il cui esito è una non meglio precisata “Carta di Milano”. Una carta di intenti in divenire da consegnare al Segretario Generale dell’ONU il prossimo 18 ottobre; un pieno di belle parole e buoni propositi da far sottoscrivere ai partecipanti (qualcuno parla di esperti) dei diversi tavoli tematici puramente illustrativi, possibili grazie, ricordiamolo, all’abbattimento dei prezzi dell’arredo domestico provocato dal dominio di Ikea. Fra le figurine presenti, in collegamento dal Brasile pure Lula e, in videomessaggio, Papa Francesco, che, a suo modo, ha ricordato al variegato pubblico della Leopolda meneghina, le tante contraddizioni presenti tra i paladini di “Nutrire il Pianeta” e la semplicità della ricetta per un giusto diritto al cibo: l’uguaglianza e la giustizia sociale. Altro che campagne del millennio.

bollettino4A ricordarlo anche il presidio indetto dalla Rete NoExpo, per denunciare le operazioni di pinkwashing e greenwashing con cui molte aziende e personaggi cercano di riciclarsi sotto il brand Expo. Come dire: chi è parte del problema non può dettare la soluzione. Ma dall’hangar Bicocca più che ricette per sfamare il Pianeta sono uscite le invettive renziane contro gli expogufi e chi rema contro, a cominciare, oltre ovviamente ai NoExpo, dai lavoratori della Scala che minacciano di non andare in scena con la Turandot il 1° maggio e a cui il novello Principe a risposto con minacce di precettazione, supportato da Pisapia e Camusso che hanno scambiato l’inaugurazione di Expo per la festa della rivoluzione mondiale dei lavoratori, bacchettando gli scaligeri nel nome dell’expottimismo. Ma di tutto questo e delle derive mussoliniane che sta assumendo il 1 maggio 2015, parleremo nel prossimo bollettino. Leggi tutto “Expofamale non ci sono dubbi | Bollettino n.4”

Expo alla rovescia | Bollettino n. 02

Dopo la bufera giudiziaria inevitabili ritardi: questo si dice per penna della giornalista embedded Alessia Gallione. Expo2015 non sarà l’evento salvifico di cui si parlava nel 2008. In più, è ora di pensare a rivedere le spese dedicate al megaevento, dato che ogni accelerazione comporta inevitabilmente una maggiorazione di spesa. Spese che nel frattempo si sono riviste, come direbbe Totò, a prescindere. Continuiamo col bagno di realtà?

Totò_Pinocchio

Il 1 maggio 2015, rispetto alla propaganda, mancherà:
– qualche milione di visitatori
– la Zara Expo
– la Rho Monza
– la MM4
– il treno fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 di Malpensa
– le vie d’acqua
Non possiamo che dirci soddisfatti per alcune mancanze, ci auguriamo di poter aggiungere anche la Turandot, lo spettacolo che gli amanti dei galà nobiliari vorrebbero il 1 maggio 2015 alla Scala, mentre i lavoratori della Scala eviterebbero volentieri.

Purtroppo per loro lo stesso giorno va in scena la festa dei lavoratori e anche i sindacati più inclini a soddisfare i desideri del padrone desistono dal lavorare in quella giornata. Tra le mancanze poi, possiamo garantire, vanno aggiunti i soldi. In occasione del prossimo tavolo tra sindacati e Comune di Milano verrà definita la situazione in funzione di un nuovo “accordo Expo”, in cui si definirà come gli ultimi stanziamenti del governo (60 Mln di euro invece dei 110 Mln richiesti dal Comune per la normale gestione della città nei sei mesi dell’evento) verranno ripartiti. Principalmente fra Amsa, ATM e Polizia Locale, per intenderci. Ovvio che i 50 restanti Mln di euro vanno recuperati altrove, indovinate dove? O attraverso un aumento dei tributi, o attraverso il taglio dei servizi, oppure con una richiesta di prestito a qualche banca “amica”…..o con la riduzione del personale ottenibile grazie a un aumento spropositato di straordinari e di pari passo all’istituzione di premi di produzione ad hoc per alcuni settori strategici.
Sempre sul fronte del lavoro continuano a sprecarsi i numeri: questa settimana siamo a 5853 posti in tutto garantiti da Expo (a fronte di 200 mila domande, il che non è precisamente un vanto ma una semplice sproporzione fra domanda ed offerta nell’epoca delle economie impostate sui megaeventi) mentre sul fronte lavoro volontario siamo a 14 mila richieste (o forse 14 mila like….) per 10 mila posti abbondanti a disposizione. Ricapitolando: 58, 53, 14 o 10 sulla ruota di Milano.
Intanto il fronte degli scettici nei confronti di Expo2015 in questi giorni presenta una new entry: i NI Expo! Si avete letto bene. Non i NoExpo, quelli cattivi, con pericolose e temibili ramificazioni internazionali, ma un più paludato fronte di “expo scettici però…”. Il 7 febbraio prossimo (giorno in cui il premier Renzi parteciperà in Bicocca all’evento “L’Expo delle idee), nella Sala Alessi di Palazzo Marino andrà in scena l’incontro “Nutrire il Pianeta o nutrire le multinazionali?”. Sarà, di certo scetticismo c’è all’estero sul venire meno a Milano nel 2015. Infatti il solito studio di settore un po’ approssimativo parla di aumenti del 243% per le camere d’albergo nei 6 mesi dell’esposizione: gli albergatori hanno scelto chi nutrire….. Un po’ di scetticismo nei confronti del megaevento in questi giorni viene alimentato anche dalla gara, andata deserta, per l’illuminazione dell’albero della vita. Non meglio precisati problemi tecnici hanno impedito alle due aziende interessate di formulare la proposta. Il bando è stato riaperto, sarà la volta buona?

albero vita

E dove non basta la proroga ci pensa la legge. Fa discutere, infatti, la sentenza del Consiglio di Stato in merito al ricorso contro l’aggiudicazione dell’appalto delle architetture di servizio a Maltauro spa: l’indagine penale non determina la revoca dell’appalto. Sicuramente non la determina all’interno del regime di straordinarietà che circonda Expo2015, per cui, letterale, “È anche possibile che il soggetto interessato chieda all’amministrazione di annullare in autotutela gli atti di gara, ma per le opere Expo 2015 questa ipotesi è preclusa dall’assoluta urgenza di ultimare i lavori.”
Dopo tutto questo expopessimismo, due buone notizie:
– l’expo dei record porta alla Lombardia il primato nazionale in quanto a crimini ambientali
– la gara per appaltare i servizi ristoro non andrà più deserta: il servizio è stato assegnato attraverso trattativa privata a Cir Food Cooperativa Italiana di Ristorazione (Rita, Pastarito ecc ecc.)

Da Expopolis, per questa settimana, è tutto. Linea allo studio..

Link di approfondimento al Bollettino n.02
Zara expo non finita, deserta gara per tecnologie, Expo pagherà un prezzo ulteriore per far correre i lavori.
deserta gara albero della vita
nuova stima posti di lavoro: 5853 posti…
effetto expo: Lombardia n. 1 nei reati ambientali

Preview prossimo numero:
Estate a Milano o alle Maldive? Con Bicocca for Expo tutto è possibile
Verybello.it, il sito moltoshit e pocosmart