Sabato 10 maggio: giornata di sport popolare e lotta per la casa, contro l’abbattimento dello Stadio Meazza e i progetti urbanistici di espulsione della popolazione a basso reddito dal quartiere popolare di San Siro. In collaborazione con San Siro Città Pubblica.
Ore 10-13: allenamenti ed esibizioni di boxe, torneo di calcio al Parco dei Capitani. A cura delle reti di Sport popolare Ore 13-14: pranzo collettivo Ore 14: passeggiata critica di quartiere per il diritto alla casa e alla città
In questi giorni le cronache mainstream celebrano il decennale di Expo2015, magnificando il ruolo fondamentale avuto per il rilancio di Milano come metropoli globale e lo sviluppo dell’attuale modello di città, ricordando al tempo stesso il “grande pericolo” scampato il Primo Maggio 2015 quando i No Expo “presero in ostaggio la città”.. A sostegno di queste affermazioni si elencano dati, dal loro punto di vista emblematici, del “rinascimento meneghino”: aumento esponenziale del turismo, incremento significativo dei prezzi per i soggiorni alberghieri, incremento quasi del 50% del numero di bar e ristoranti, aumento considerevole delle offerte di alloggi di lusso (che siano case in vendita o appartamenti per affitti a breve), flussi senza precedenti di investimenti immobiliari dall’estero.
Omettono invece di raccontare quelli che descrivono l’immagine più reale dello stato della città:
Expo 2015 S.p.A., a fronte dei finanziamenti pubblici ricevuti per 2.318,7 milioni di euro, ha restituito al pubblico 874 milioni generando, quindi, un debito di 1.445 milioni di Euro (come abbiamo raccontato a suo tempo, quando vennero pubblicati i bilanci);
il grande evento green ha dato il via a un nuovo capitolo della cementificazione meneghina e alla deregolamentazione dell’edilizia, con il conseguente disastroso aumento di consumo di suolo, nella vicenda emblematica dell’ex Area Expo che, nonostante fosse stata sottoposta a referendum civico nel 2011 con oltre il 95% di voti favorevoli alla sua trasformazione in area verde a Esposizione conclusa, ospiterà a breve il polo MIND;
non meglio è andata sul fronte reddito e lavoro: la povertà ha raggiunto il picco degli ultimi 10 anni, i redditi si sono polarizzati radicalmente, mentre tra il 2018 e il 2023 almeno 400.000 persone hanno lasciato Milano a fronte di 500.000 nuovi abitanti a reddito più alto, in particolare nei quartieri periferici storicamente a reddito più basso i cui abitanti sono dovuti emigrare verso lidi più lontani in fuga dallo scoppio del costo della vita. Mentre sul tema eventi, grazie anche all’accordo dei Sindacati confederali, Expo ha di fatto sdoganato l’utilizzo massiccio del volontariato per le imprese e nel settore culturale
Sono proprio questi numeri a farci dire che, senza alcun dubbio, avevamo ragione noi.
Nelle ultime due settimane si è scatenato un dibattito pubblico a Milano alla notizia che nell’ex Macello di viale Molise dove è stato di casa Macao per un decennio (2013-23) si sarebbe tenuto l’ennesimo micro-evento di uno degli eventi per definizione della città-evento – la Design Week. In particolare, una “riattivazione”, come si usa nella neo-lingua dei gentrificatori, denominata Vocla e organizzata da Alcova – una piattaforma di design fondata da Joseph Grima e Valentina Ciuffi – per, citiamo testualmente: “insinuarsi nella ex cattedrale per eccellenza della sottocultura milanese, il più affascinante degli spazi dell’ex macello, con un’operazione di overexploitation di tutto quello che da questa settimana si può prendere senza mai più restituire. L’allestimento di design qui cambia forma per assumere quella di un bar venduto alla milanesità come “piattaforma di social gathering”, con food&drink curati da Yapa, mentre dell’atmosfera sonora si prende cura Radio Raheem. L’accesso è libero secondo capacità”. Ma la capacità di spesa limita chi potrà godere della food experience da 130 euro a persona, su prenotazione.
Era l’ottobre 2016 quando con altre realtà della periferia ovest demmo vita a Trotto Bene Comune provando a difendere le storiche ex scuderie e la pista del Trotto dalle mire speculative di Hines e Axa che, nel 2017, presentarono il masterplan con cui la proprietà dava seguito alla Determina Dirigenziale nr. 13 del 14 maggio 2014, Protocollo Generale nr. 319988/2014 (direttore di settore l’attuale assessore Tancredi, assessora all’ urbanistica Ada Lucia De Cesaris e nessun voto degli organi politici comunali, Giunta Pisapia) mutò la destinazione delle aree prevista dal PGT, consentendone l’edificazione e la conseguente valorizzazione fondiaria.
Giovedì 10 aprile, terza iniziativa della rassegna “Anni plumbei. Anni plumbei. Ciclo di incontri su conflitto sociale e Stato dagli anni Sessanta al DDL 1660”. Presentazione e proiezione del documentario “Il tipografo” (Stefano Pasetto, 2022) con il saggista Paolo Persichetti ed Enrico Triaca, militante rivoluzionario e protagonista del film. In collaborazione con la Brigata Basaglia.
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