Scali ferroviari: il nuovo opuscolo di Off

La grande operazione sugli scali ferroviari milanesi ha segnato, nel dicembre 2018, un nuovo passaggio chiave in una vicenda che pare inesorabilmente destinata a concludersi nel peggiore dei modi.

Si apre con queste parole il nostro nuovo opuscolo: una breve collezioni di riflessioni che partono dal bando di idee lanciato lo scorso autunno sugli scali Farini e San Cristoforo, ed apre ad un ragionamento di carattere più ampio sul significato di questa partita urbanistica per il futuro della città.

L’opuscolo, a partire dalla prossima settimana, sarà in distribuzione libera al Piano Terra. Se ne volete delle copie non avete che da scriverci, se volete scaricarne e distribuirne gratuitamente potete farlo a partire dal .pdf in versione stampa o a pagina singola.

Buon divertimento!

Scali ferroviari: storia, progetto, conflitto

Di cosa parliamo quando parliamo di scali ferroviari

La storia degli scali parte da lontano, dalla metà dell’800.

A partire dal 1840 decine di imprese ferroviarie iniziano a realizzare linee sparse sull’intero territorio, e intorno al 1880 entrano in stato di crisi e dissesto.

Lo Stato unitario decide di intervenire: tra il 1880 e il 1905 il patrimonio viene rilevato, le società private sono indennizzate, il sistema ferroviario diventa servizio pubblico. Tutte le aree sono acquistate dallo Stato ed entrano a far parte del demanio ferroviario.

Per quasi cent’anni gli scali svolgono un servizio fondamentale per la mobilità: linea, stazione, interscambio, deposito o manutenzione. Hanno conformazioni particolari, a volte si integrano nella città, a volte ne rimangono un po’ separati. Beneficiano anche di un involontario aumento di valore, perché situati in posizioni strategiche, all’interno di un tessuto urbano che cambia. Ma si tratta di un valore puramente nominale, perché sono scali, fatti di binari e traversine. Leggi tutto “Scali ferroviari: storia, progetto, conflitto”