Lavoro anch’io. No, tu no. Ma come..la Coop non ero io?

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Un giovane lavoratore firma per un contratto trimestrale con Coop Lombardia all’interno del sito Expo 2015. Arriva il 30 aprile. A un giorno dall’ingresso in servizio, e a seguito da un brevissimo percorso di formazione, viene convocato dal datore che gli dice “salta tutto, grazie comunque”. A nessuno piace la precarietà ma immaginatevi nei panni di chi, incensurato, viene lasciato a casa a 24 ore dall’ingresso in servizio senza alcuna spiegazione. Leggi tutto “Lavoro anch’io. No, tu no. Ma come..la Coop non ero io?”

Il volontariato a/l tempo di Expo 2015

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Ricordate l’accordo sindacale di inizio estate e la campagna per la recluta di 18500 volontari all’interno della sgangherata kermesse di Expo 2015? Tutto archiviato, anzi riveduto e corretto. Di mese in mese, di pari passo al mancato interesse per un lavoro non stipendiato e non formativo, solo un terzo delle domande previste sono state presentate.

Di oggi la notizia che è “quasi fatta”: seimila domande (attenzione nemmeno il secondo colloquio è ancora stato ancora fatto!) su settemila posti da coprire. Praticamente un successo. Maldestramente celate le vecchie cifre, tanto sbandierare solo tre mesi fa, oggi Expo 2015 canta vittoria dopo aver convinto un terzo delle persone ipotizzate a lavorare 15 giorni gratis per indicare ai turisti cinesi dove si collocano i cessi all’interno del sito.

Archiviato l’epicfail di #askExpo e ridimensionato sua sponte l’inganno del volontariato, Expo miete non grano ma diritti nel mondo del lavoro: da una parte i cantieri aperti venti ore al giorno (recentissimo il caso di incidente che ha coinvolto un operaio egiziano) indicano un inquitante ritardo nel cronoprogramma, dall’altra avanza la progressiva precarizzazione in salsa corruttiva dell’indotto del “bigevent” (senza dimenticare gli accordi Expo-sindacati-Regione-Comune validi fino al 2016 su sperimentazione di nuovi contratti a tempo determinato e in somministrazione).

A noi non resta che rilanciare verso il corteo dell’11 ottobre ribadendo #nofreejobs: non si lavora gratis per niente e nessuno! Specie per una società per azioni che ci ha già depredato di miliardi di euro pubblici e che si propone come laboratorio di prestazioni lavorative non stipendiate ammantate dalla retorica dell’esperienza, della formazione, dell’opportunità. Niente cash ma un tablet sgamuffo in cambio ve lo danno.

Nasce l’accademia precaria del PianoTerra

Il primo trimestre è alle porte. Si parlerà di expo, reddito e p2p, ma soprattutto si agirà dentro questi temi e a partire da queste lotte. A breve qualche info sui primi appuntamenti e il calendario dei successivi

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Vi sono momenti storici che pesano e contano come epoche. Momenti nei quali le trasformazioni sociali,  tecnologiche, economiche si intrecciano sovrapponendo i propri effetti e dando luogo a cambiamenti tanto radicali da apparire rivoluzioni vere e proprie. L’ultimo trentennio è uno di questi momenti storici. Leggi tutto “Nasce l’accademia precaria del PianoTerra”