Bollettino Finale | Resisteremo un secondo più di Expo2015

expo flop

 

Expo2015 è un flop, un buco che rischia di far crollare ogni equilibrio sociale esistente. C’è però un’Italia che non si rassegna, coordinata dal Renzismo (un progetto di governo con un orizzonte ventennale), un’Italia che vuole fare squadra con chi tira le fila a livello economico e sociale. Che paese è? E’ l’Italia dei palazzinari, ora internazionali, che a suon di cemento hanno ricostruito il territorio e lo hanno piegato alle logiche della rendita. E’ il paese della grande finanza, che ha scommesso forte su Expo consapevole che anche in caso di buco una nuova infornata di cash pubblico risolverà tutto. E’ l’Italia dei soliti noti, a capo di imprese in grado di vivere solo depredando fondi pubblici (CMC, Mantovani, Impregilo ecc ecc). E’ l’Italia dei caporali e di molti padroncini, spesso messi in rete dalla ndrangheta, attenti profittatori delle occasioni in cui i controlli sul lavoro diventano difficili ed inefficaci. E’ l’Italia di chi vuole sconvolgere tutto per non cambiare niente, il solito belpaese raccontatoci dalla grande stampa, il paese  in cui i disoccupati non lavorano perché non hanno voglia di lavorare, il mercato deve gestirsi da sé ed i lavoratori devono rimboccarsi le maniche per il bene di chi governa.

MANIFESTO MAYDAY

Gli attori che compongono questa narrazione ogni giorno, nello specifico #expottimista, sparano numeri a caso (il caso dei biglietti venduti non si sa come e soprattutto a chi, però sappiamo di un’intensa campagna sconti, ora anche per i dipendenti del Comune di Milano), commentano sereni l’ennesima tangente (Maltauro e soci, ovvero la “cupola di Expo”, non ce la dimentichiamo, ma perché non ricordare gli ultimi exploit di Bobo Maroni?), parlano un giorno di ogm free ed il giorno dopo di ogm, offrono posti di lavoro non pagato e, per citare un episodio recente, non trovano personale iperqualificato da inserire negli splendidi stage da 500 euro al mese. Senza alloggio e senza mezzi pubblici. Tutto con soldi puramente pubblici. All’interno di un’azienda che pratica l’entropia come modello organizzativo. Gli stessi attori che in questi giorni, finite le cartucce, stanno mettendo in scena una campagna d’odio, di diffamazione e di repressione (passando anche ai fatti) nei confronti dei “NoExpo”.
Li abbiamo conosciuti uno ad uno nel corso dei bollettini NoExpo, un appuntamento settimanale attraverso cui abbiamo raccontato le malefatte Expottimiste e la cecità programmata di un mainstream che ha offerto il proprio endorsement ad Expo2015 previo lauto assegno versato in aiuto delle dolenti casse dei più prestigiosi giornali della penisola.5 giornate
Anche con questo bollettino vi abbiamo in questi mesi offerto una narrazione differente, ora vi chiediamo di unirvi a noi in quel che saranno le prossime cinque giornate di Milano, vi chiediamo di passare all’azione con l’obiettivo di uscire dalla spirale negativa acuita dal megaevento e di diventare protagonisti del vostro/nostro territorio.
Non ci meritiamo questo scenario, non ci rassegniamo, non ci pieghiamo ai voleri della giunta di Expopolis!

 

 

Countdown verso la NoExpo MayDay

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Il punto dopo l’assemblea nazionale lo trovate qui

A venti giorni dall’inizio dell’Esposizione Universale più screditata della storia, prende il via anche il conto alla rovescia per le mobilitazioni #alterexpo, un fitto ed incalzante calendario di eventi, azioni, mobilitazioni messo in campo dalla rete No Expo all’insegna della critica radicale ad Expo, che avranno inizio nel corteo studentesco internazionale del 30 aprile, nella No Expo Mayday del 1 maggio, nelle azioni del 2 maggio e nel campeggio No Expo dall’1 al 3 maggio 2015; per poi continuare durante i sei mesi del megaevento come verrà presentato nell’assemblea del prossimo 3 maggio.

Sabato 11 aprile alle 12 presso l’Expogate di Piazza Castello si è tenuta una azione-conferenza stampa per presentare i contenuti della critica ad Expo, approfonditi a lungo in questi anni dalla rete No Expo e nel pomeriggio di sabato si è tenuta l’assemblea nazionale di lancio della No Expo Mayday parade, che il 1 maggio attraverserà le strade di Milano raccogliendo tutti quei precari, studenti, migranti che quotidianamente vivono le contraddizioni di cui Expo è vetrina e laboratorio. Leggi tutto “Countdown verso la NoExpo MayDay”

A volte ritornano | comunicato stampa

A volte ritornano…e senza fantasia

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C’è un’attività che non passa mai di moda: infangare i movimenti per spaventare le persone e tenerle lontane dalle piazze. E nel frattempo costruire la figura del nemico pubblico che legittimi ogni possibile intervento repressivo. Una tecnica collaudata da decenni e che vede uniti nel copincolla servizi segreti, prefetti, questure, giudici, giornalisti. Se poi l’evento è “grande” e la figura di merda alle porte “universale”… allora vale tutto, anche copincollare la stessa velina di giornale in giornale. Leggi tutto “A volte ritornano | comunicato stampa”

Il gufo NoExpo | Bollettino n. 10

Camuffare Expo si può! Questa è la scommessa di expo and friends a meno di 40 giorni dall’inaugurazione! Incominciando dai manifesti promozionali, su cui sta lavorando probabilmente lo stesso fantasista di verybello.it

gufo noexpo
Ne è convinto anche Carlin Petrini (segnaliamo un’interessante nuova uscita sul tema), che scommette ancora su Expo nonostante si accorga che ormai il peggio è stato fatto: con l’evento Terra Madre Giovani riuscirà a ripulire il megaevento dal grassi saturi dei BigMac? Solo chi accederà al sito potrà raccontarlo. Ma quanti? 10 o 20 milioni? A che prezzo? Già la scorsa settimana abbiamo ricordato come la svalutazione del costo del biglietto Expo sta raggiungendo livelli “Tango Bond”. Ora abbiamo maggior chiarezza: ce n’è per tutti i gusti, a qualsiasi prezzo, anche gratis! L’importante è che qualcuno vada a fruire delle bellezze di Expo….attento a non cadere nelle buche! Ha fatto discutere la gara d’appalto che offre una bella milionata di euro abbondante per camuffare il non finito (o il finito ma eccessivamente brutto): chi lo ritiene evidente segnale di un ritardo preoccupante sulla chiusura dei lavori, chi come il commissario unico Sala lo ritiene semplicemente un’operazione volta ad abbellire le zone più grigie di Expo, quelle su cui Ercole Incalza non è riuscito a lavorare e su cui l’ex ministro Lupi non potrà più intervenire.
Proprio il minis….anzi l’ex ministro milanese in settimana ha fatto visita alla fiera milanese “made Expo” (settore edilizia) accolto dai fischi di alcuni imprenditori: effettivamente è proprio da dilettanti farsi beccare a raccomandare il proprio figlio….
Sull’affaire Lupi segnaliamo l’intelligentissimo commento di Maroni, il presidente di Regione Lombardia: speriamo che il prossimo ministro delle infrastrutture sia ancora lombardo…..già, magari Rognoni…..
Lupi non è che l’ultima delle vittime del Gufo NoExpo: approfittando della pubblicazione del libro di Barbaceto sui vari ExpoGate si sprecano in questi giorni i riassunti degli ultimi 7 anni milanesi nel segno del grande evento. Tutti stupiti, tutti indignati. C’è chi invece aveva predetto tutto nel lontano 2007 e che il primo maggio sarà in piazza: la rete NoExpo!
Qui l’appello

Preview
Il 26 marzo è la data di fine negoziazione dell‘ExpoCamoufflage

La Camera di Commercio si promuove su Linkiesta in un articolo la cui immagine di apertura riprende un’iniziativa NoExpo di 4 anni fa al Salone del Mobile. Che sia l’unica img trovata sul web senza strafalcioni linguistici?

La sfiga dell’Expo torna a colpire: in meno di 10 giorni prima Lupi si dimette e poi Pisapia annuncia che non si ricandiderà. Ora la stella della sfiga di Expo brilla su Maroni e Renzi (rimangono solo loro due considerato che Sala non se n’è andato nemmeno dopo che il suo ufficio intero è finito in manette….)

Ecco perché non possiamo intervenire allo Zucchi di Monza

EXPOILo scorso venerdì siamo stati invitati, assieme ad un attivista del collettivo “Le lucciole”, ad intervenire all’interno di un’assemblea d’istituto al liceo Zucchi di Monza. Quello che segue non è il resoconto dell’iniziativa (saltata) ma il punto sull’accaduto, proposto dal nostro “relatore”.

Lettera aperta al preside Di Rienzo e a “Il cittadino MB”,Venti, ventisei, ventisette. Individuare la data giusta già non era cosa semplice, così non diedi attenzione alla curiosa richiesta del CV da parte della segreteria. Leggi tutto “Ecco perché non possiamo intervenire allo Zucchi di Monza”