arrow_back homepage

recycle this bike

Perchè?
Settembre 2017: Ofo arriva a Milano

Ofo lancia il suo servizio di bike sharing a flusso libero a Milano. 4,000 biciclette che invadono la città per migliorare la mobilità milanese.

Quanto costa? 60 centesimi di euro ogni 20 minuti — 7 euro in più se sei sfigato e vivi in periferia — e un po’ dei tuoi dati personali.

stop

La strategia è chiara. Il comune di Milano punta a delegare a Ofo, e a tanti altri operatori privati (Mobike, Enjoy,..), la questione della mobilità sostenibile e condivisa.

Gli ottimisti della sharing economy e della smart city pubblicizzano questo nuovo modello.

Sharing is freedom." "Share more, consume less" sono alcuni dei motti che pubblicizzano Ofo

stop
Smontiamo questo modello

Proviamo ad analizzare questo modello di mobilità partendo proprio dalla bicicletta gialla:

stop

La centralina: alimentata rigorosamente con batterie non ricaricabili, attraverso una sim Vodafone comunica i nostri spostamenti e li incrocia con i dati trasmessi durante la registrazione (genere, età, ecc.).

Da diverse inchieste è emerso che una quota dei ricavi ipotizzati dipende infatti dalla "vendita di dati": la cessione, a fini commerciali, di informazioni sulle abitudini dei clienti, ricavate con i meccanismi di profilazione e geolocalizzazione che scattano con l’iscrizione al servizio

stop

Viti/ruote/sella: invece di utilizzare pezzi standard, una Ofo é un sistema chiuso di pezzi fuori formato, difficilmente sostituibili con ricambi standard.

stop

Telaio: la possibilità limitata di adattare la bicicletta alla propria statura, e il peso del telaio, rende la bicicletta scomoda da usare per lunghi tratti, buona solo per le uscite domenicali al parco. Un incubo per chi vorrebbe usarla in zone periferiche e durante la settimana lavorativa.

stop
Marzo 2019: dalla strada alla discarica

Dopo diverse inottemperanze da parte della compagnia cinese, il Comune di Milano revoca la licenza a Ofo, che ha gravi problemi economici in tutto il mondo. Dopo soli 18 mesi le 4,000 biciclette gialle rimangono inutilizzate nelle strade di Milano. Alcune vengono vandalizzate, altre sono inutilizzabili.

stop

Il destino sembra segnato: la discarica, come in queste foto impressionanti che arrivano dalla Cina.

Un progetto nato sotto il segno della mobilità sostenibile, diventa il simbolo dello sovrapproduzione di massa e della obsolescenza programmata. La bicicletta, da mezzo economico e duraturo, a oggetto usa e getta.

stop

Futuro

sharing vs condivisione

Il modello di sharing di Ofo & co. non è vera condivisione. La condivisione è gratuita. Lo sharing intenso in questo modo non è nient'altro che noleggio. Pretendiamo una vera condivisione, pubblica, dal basso e basato sulla convivialità.

E se utilizzassimo le biciclette abbandonate da Ofo per farlo?

profilazione sociale vs mobilità dolce

I dati raccolti da Ofo e dagli altri operatori vengono usati per profilare e geolocalizzare le nostre abitudini, le nostre preferenze. Il fine è quello di creare modelli da utilizzare per fini commerciali da altre aziende che stanno sempre più modellando lo spazio urbano, sempre più esclusivo ed escludente. Noi vogliamo che la bicicletta ritorni ad essere un simbolo di libertà e della mobilità sostenibile, non un dispositivo progettato per estrarre dati.

greenwashing vs pianificazione sostenibile

Cosa c'è di sostenibile in un servizio come Ofo che in un paio di anni ha prodotto, distribuito e gettato nella discarica più di 10 milioni di biciclette in 250 città nel mondo? La crisi della mobilità urbana deve essere risolta tramite una pianificazione pubblica, a lungo termine, diffusa e accessibile, potenzialmente gratuita, per tutti. Lasciare riversare a delle aziende private migliaia di biciclette, monopattini, scooter, automobili, il prossimo mezzo fighetto che andrà di moda, nelle strade non è una soluzione sostenibile e duratura. La mobilità e la questione ambientale sono da affrontare a livello sistematico, non sono problemi da delegare alla prossima start-up che porrà sempre gli interessi privati di fronte a quelli della comunità.