Presidio: Volontariato postmoderno? Sfruttamento medievale

breaking-bad

Mercoledì prossimo parteciperemo anche noi al convegno “Volontariato post-moderno. Da Expo Milano 2015 alle nuove forme di impegno sociale“. Nonostante l’impegno profuso a scandagliare l’economia della promessa del grande-evento non siamo stati invitati, quindi il nostro contributo comincia con questo appuntamento e con questo documento (che trovate anche su fb). Di seguito l’appello apparso in rete.

Volontariato postmoderno? Sfruttamento medievale

C’era una volta il volontariato, progetto o iniziativa svolta per sostenere progetti e associazioni non a scopo di lucro. Poi venne Expo (che voi direte, fa così tanto 2015) e a Milano furono 8500 gli studenti, giovani e meno giovani non pagati, per sostenere le finanze del grande evento…un passaggio fondamentale dal punto di vista culturale, che ha sdoganato il volontariato come lavoro non retribuito, tempo ed energie spese per sostenere un’impresa tutt’altro che no profit. Leggi tutto “Presidio: Volontariato postmoderno? Sfruttamento medievale”

Milano nell’immaginario turistico internazionale

Il progetto si compone di due parti distinte ma interdipendenti che possono mettere in luce, da un lato, il racconto della Milano turistica nel mondo attraverso testimonianze dirette e, dall’altro, un’analisi critica che evidenzi verità, contraddizioni e stereotipi.
(deliberazione della giunta comunale n. 2053 del 17/10/2014)

f1_0_con-aperti-al-mondo-17-siti-storici-e-artistici-aperti-a-milano-per-expo

“Chiamata alle armi” del Touring Club Italiano: 1000 operatori presteranno (in ipotesi, la campagna di reclutamento è solo all’inizio) servizio durante Expo2015 a sostegno del progetto “Destinazione Milano”, interno al più vasto “Programma City Operations”, messo a punto dal Comune di Milano per rincorrere le “opportunità” legate al turismo indotto dall’esposizione universale, rispetto a cui sono stati studiati programmi il cui scopo è portare turisti dal sito expo in città.
Nel Programma City Operations (deliberazione di G.C. n.1282/2012 del 15/6/2012) viene definito un panorama in cui aumenta, decuplica l’offerta turistica ma a ciò non corrisponde un’offerta altrettanto decuplicata di lavoro….per lo meno di lavoro retribuito, poiché la linea di indirizzo scelta è l’utilizzo di volontari.
Touring Club Italia, partnership col Comune di Milano all’interno del Sistema Turistico Città di Milano, ed alla luce della propria specifica competenza nel campo, è il partner che organizzerà il progetto volontari nei musei e nei percorsi turistici tematici. Ha già contribuito a realizzare il nuovo sistema di segnaletica turistica in nove differenti lingue. Ora, l’obiettivo di questa operazione è render maggiormente fruibile il patrimonio artistico/culturale della città. Leggi tutto “Milano nell’immaginario turistico internazionale”

E’ ora di #ScioperoSociale

In principio era la scarsa crescita: meno lacci e lacciuoli, costo del lavoro più basso, rilancio dell’economia.

Poi arrivò la stagnazione, differenti bolle esplosero, consentendo ristrutturazioni di interi settori a scapito dei diritti e dei salari di chi vi lavorava.
B1NfR6bIcAAMkb9
Poi giunse la crisi finanziaria, come un’epifania, a metterci tutti in riga per lavorare per il bene di tutti, padroni e lavoratori insieme, per uscire dalla crisi. Alla crisi si è sostituita l’austerità, in tempi di vacche magre non ci potevamo permettere di suggerire di migliorare il benessere collettivo. Lo spettacolo della grande ristrutturazione globale ai più è sembrata una restaurazione, condita da megaeventi e grandi opere a fungere da acceleratore in favore dell’avvento di un nuovo ordine.
Ora ci troviamo davanti il jobs act, i decreti sfasciaitalia, una nuova retorica di governo dal sapore antico, padronale.
Ora però, il tenore di questo racconto deve cambiare! Prendete appunti, scioperiamo!
E’ tempo di sciopero sociale, anche a Milano.
Scioperiamo Expo2015, fermiamo debito, cemento e precarietà!
14 novembre – h930 – lgo cairoli

Il volontariato a/l tempo di Expo 2015

image002

Ricordate l’accordo sindacale di inizio estate e la campagna per la recluta di 18500 volontari all’interno della sgangherata kermesse di Expo 2015? Tutto archiviato, anzi riveduto e corretto. Di mese in mese, di pari passo al mancato interesse per un lavoro non stipendiato e non formativo, solo un terzo delle domande previste sono state presentate.

Di oggi la notizia che è “quasi fatta”: seimila domande (attenzione nemmeno il secondo colloquio è ancora stato ancora fatto!) su settemila posti da coprire. Praticamente un successo. Maldestramente celate le vecchie cifre, tanto sbandierare solo tre mesi fa, oggi Expo 2015 canta vittoria dopo aver convinto un terzo delle persone ipotizzate a lavorare 15 giorni gratis per indicare ai turisti cinesi dove si collocano i cessi all’interno del sito.

Archiviato l’epicfail di #askExpo e ridimensionato sua sponte l’inganno del volontariato, Expo miete non grano ma diritti nel mondo del lavoro: da una parte i cantieri aperti venti ore al giorno (recentissimo il caso di incidente che ha coinvolto un operaio egiziano) indicano un inquitante ritardo nel cronoprogramma, dall’altra avanza la progressiva precarizzazione in salsa corruttiva dell’indotto del “bigevent” (senza dimenticare gli accordi Expo-sindacati-Regione-Comune validi fino al 2016 su sperimentazione di nuovi contratti a tempo determinato e in somministrazione).

A noi non resta che rilanciare verso il corteo dell’11 ottobre ribadendo #nofreejobs: non si lavora gratis per niente e nessuno! Specie per una società per azioni che ci ha già depredato di miliardi di euro pubblici e che si propone come laboratorio di prestazioni lavorative non stipendiate ammantate dalla retorica dell’esperienza, della formazione, dell’opportunità. Niente cash ma un tablet sgamuffo in cambio ve lo danno.