Scuderie vincolate! Ora difendiamo la piazza d’armi e il verde pubblico.

 

Ad un anno di distanza dalle prime iniziative di Trotto Bene Comune per difendere le storiche scuderie del trotto di San Siro e l’intera ex area ippica da speculazioni e cemento, ecco arrivare il vincolo parziale della Sovraintendenza. Un vincolo che interessa le scuderie e che, invece, lascia mano libera a Snaitech (o chi per essa) sulla parte occupata dalle tribune anni ’70 e dalla pista di gara. Appello per un incontro il prossimo giovedì 30 novembre h20.30 in Biblioteca di Baggio.

Un plauso sicuramente va fatto a Italia Nostra e a chi ha portato avanti con determinazione la richiesta di vincolo, nonostante la prima bocciatura della primavera scorsa. Questa è anche una nostra vittoria, senza le mobilitazioni, le assemblee, gli attacchinaggi di questi mesi, siamo convinti che la vicenda Trotto sarebbe passata in sordina e anche la richiesta di vincolo avrebbe avuto molta meno forza, lasciando così “a briglia sciolta” chi vorrebbe trasformare l’intera area edificandola. Bocciata l’ipotesi grattacieli, e nonostante il vincolo, resta aperta l’opzione di edificare la pista per ottimizzare l’indotto del sistema stadio in termini di strutture ricettive, commerciali, gadgettistica e ristorazione.
Il vincolo presente quindi non ci lascia tranquilli né sotto il profilo della tenuta nel tempo, né sotto il profilo dell’ampiezza territoriale e della capacità di disinnescare la voracità della betoniera. Non è con un cavillo tecnico, che pur riconosce l’importanza storica delle scuderie, che restituiremo all’utilizzo pubblico e sociale quest’angolo di territorio ai suoi abitanti. Non sarà il vincolo ad agevolare la bonifica dall’amianto né a chiarire la natura dell’accordo tra Comune e Snaitech per la cessione del 50% dell’area da parte della società. Oneri di urbanizzazione a fronte di volumetrie concesse? Scambio di aree? O cessione a titolo oneroso? In questo caso sarebbe assurdo che il Comune aiutasse Snaitech a risolvere le note fragilità finanziarie…

Ricordiamo che proprio il Comune, con una determina dirigenziale (e non con una Delibera come sarebbe stato logico e normale prassi) ha modificato nel 2014 la destinazione d’uso dell’area dell’ex Trotto. Anche per questo, nella cornice del Comitato Trotto Bene Comune, pensiamo di dover spostare l’orizzonte di attenzione in direzione della Piazza d’Armi di via Forze Armate. E’ notizia di questi giorni che il Comune di Milano abbia archiviato un già nocivo progetto di edificazione a scopo residenziale prevista dal PGT, per stipulare un accordo che porterà alla realizzazione del Campus Inter e all’immediata privatizzazione di 1 milione di metri quadrati di verde pubblico, non comunale, ma certamente pubblico. Una minaccia raddoppiata, dopo le lamentele dell’eterna rivale, dall’ipotesi di un’area di zona Rogoredo da far sviluppare al Milan. Nel derby immobiliare e finanziario della giunta Sala, pare che gli unici esclusi dal match siano proprio i cittadini che da anni si mobilitano, progettano, interloquiscono, per dare un presente e un futuro a questi presunti “vuoti a rendere” della città pubblica.

Se nella logica del (post)Expo, il Comune si fa regolatore delle spinte centripete degli operatori vecchi e nuovi della valorizzazione immobiliare, noi festeggiamo con orgoglio la sottrazione delle scuderie e rilanciamo la tutela della Piazza d’Armi dalle grinfie degli appropriatori di verde pubblico. Non torniamo a casa perché il far west della metropoli ha bisogno di quelle lotte che, sulla scorta della vincente battaglia NoCanal, sanno opporre un radicale, giusto e positivo conflitto, all’asfissia della spartizione e della noncuranza con cui l’amministrazione comunale calpesta il bene comune.

Ci piacerebbe incontrarvi tutte e tutti il prossimo 30 novembre h20.30 in Biblioteca di Baggio e scegliere assieme le prossime mosse di una partita assolutamente aperta.

 

Off Topic Lab.