Dalla Francia: campeggio noNuke

Rilanciamo l’invito al campeggio contro gli stoccaggi nucleari a Bure, nel cuore della Francia

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Quest’estate, dall’1 al 10 agosto, ci sarà un campo militante a Bure, nella regione della Meuse all’est della Francia. Il campo, anticapitalista, antiautoritario e autogestito, sarà un momento per incontrarsi e allo stesso tempo un’opportunità per rinforzare la lotta locale contro il progetto Cigeo per l’infossamento delle scorie nucleari a Bure.

Ma facciamo un passo indietro sull’origine e l’organizzazione del campo. Tutto inizio tramite un’assemblea, durante la quale mentre gli uni facevano il bilancio dei 365 giorni di mobilitazioni e di assemblee contro il nucleare e il progetto d’interramento a Bure, gli altri iniziavano già a proiettarsi verso dicembre 2015 per il sommet internazionale sul clima a Parigi, la COP21. Altri ancora, riflettevano sulle prospettive possibili delle diverse lotte territoriali, in corso e a venire.

Abbiamo così voluto che il campo potesse essere un momento di incontro in un territorio che fosse già in lotta, una lotta che fosse anche simbolo delle rivendicazioni contro la COP21 e il capitalismo industriale mondializzato. L’obiettivo era inoltre quello di di autorganizzarci al di la delle tempistiche vincolanti dei contro sommet e delle agenda dei padroni politici e finanziari.
Abbiamo quindi scelto Bure perché é terreno in lotta già solido, nutrito da più di 10 anni di riflessioni, impegno e azioni di resistenza al progetto di un’ennesima immondizia nucleare. Tra la Casa della Resistenza di Bure e il terreno di proprietà di un simpatizzante della lotta (luogo in cui si svolgerà il campo), abbiamo avuto l’opportunità di costruire pazientemente, durante tutto l’anno passato, il nostro progetto per un campo militante, entrando in stretto contatto con la comunità locale.
Siamo riusciti così a costruire questo progetto assieme, in affinità, e circa 80 persone sparse per tutta la Francia si sono impegnate per l’organizzare di quello che sarà il grande campo militante VMC. L’iniziativa non é stata dunque portata da una sola realtà, ma da tanti individui e gruppi provenienti da varie regioni francesi.
Nutriti inoltre dalla forte e importante esperienza delle ZAD (Zones à Défendre, ovvero Zone da Difendere), abbiamo preso il tempo di conoscere i collettivi locali in lotta, per non ritrovarci in un isolamento né fisico, tantomeno politico, sul territorio.

Il nostro obiettivo é dunque quello di cadenzare questi prossimi 10 giorni di campo con momenti di scambio e di organizzazione collettiva, sia con la gente del posto che con i collettivi che ci raggiungeranno da tutta la Francia, Germania, Italia. Grazie alle cucine collettive e autogestite, i dibattiti, le passeggiate, le manifestazioni nelle campagne e nei villaggi, vorremmo rinforzare la lotta locale e continuare a nutrire il nostro pensiero e azione politica.

Avendo alle spalle lo spettro di Montabot, villaggio a nord della Francia, dove violenti scontri avevano ferito numerosi compagni in lotta contro la linea ad alta tensione Cotentin-Maine, abbiamo a lungo riflettuto sulle nostre possibili prospettive d’azione durante il campo a Bure. Abbiamo dunque deciso volontariamente di non cercare di costruire un momento che potesse essere prevedibilmente represso, come ad esempio quello du una manifestazione diretta al laboratorio dell’ANDRA (organismo pubblico nazionale che gestisce lo smaltimento delle scorie nucleari in Francia). Abbiamo preferito pensare a molteplici e diverse azioni, più creative e non per questo meno radicali, per esprimere la nostra opposizione al progetto d’interramento nucleare Cigeo. Che siano delle marce notturne, l’occupazione delle piazze e delle strade nei villaggi limitrofi, o ancora mille altre idee che troveremo insieme, riusciremo comunque ad affermare la nostra presenza nelle regioni delle Meuse e Haute-Marne.
D’altronde, la nostra prospettiva di resistenza non vuole fermarsi alle 10 giornate di campo: eravamo li già da molti mesi prima, conteremo sicuramente restarci anche dopo. Come successe in seguito al climat camp del 2009 o il campo anti G8 del 2013 sulla ZAD di Notre Dames des Landes, speriamo che tutte quelle e quelli che vorranno continuare lottare contro il mostruoso progetto d’interramento delle scorie nucleari si installino nella regione.

I contenuti di questo campo militante non saranno soltanto quelli della lotta antinucleare, ma anche della resistenza contro le grandi opere, la distruzione del territorio, il capitalismo, le discriminazioni razziali e sessiste, il controllo delle nostre libertà. Chiamiamo per questo ad una grande assemblea internazionale contro la repressione il martedì 4 agosto, sotto la spinta dei compagni tedeschi  presenti, ed ad un’altra, verso la fine del campo, per le mobilitazioni in vista della COP21 di Parigi a dicembre. Crediamo nell’opportunità di costruire collettivamente reti di resistenza che gli incontri internazionali possono offrirci, per cui momenti di riflessione, di scambio e di bilancio su passato e futuro delle lotte territoriali o del sostegno ai migranti si svolgeranno durante tutto il campo. Invitiamo tra l’altro tutte le realtà che saranno presenti a proporre iniziative e dibattiti durante il campo.
Se quindi non avete ancora deciso di venire, non é ancora troppo tardi!

Collettivo Vladimir, Martine & Co*

* Ci teniamo a precisare che il nome del collettivo non é un omaggio a Vladimir Putin, che sarà per sempre nostro nemico, ma a Vladimir Martynenko, il conduttore dello spazzaneve che ha provocato la caduta dell’aereo Falcon in cui il padrone della Total, Philippe De Margerie, ha perso la vita. Nel momento in cui il nostro campo sarà iniziato, Vladimir Martynenko continuerà ad esser ritenuto per detenzione provvisoria in una gabbia delle carceri russe.

PS: Qualche mese fa credevamo di essere 400, oggi calcoliamo di superare alla lunga tale obiettivo. Compagne e compagni verranno da lontano, da tutte le parti d’Europa e oltre. Sarà quindi fondamentale organizzare traduzioni durante tutte le discussioni, e anche se un collettivo ha già previsto del materiale indispensabile, facciamo comunque appello a tutte le volontà poliglotte per le traduzioni simultanee.
Inoltre, al di là alle cucine militanti vegane e vegetariane, invitiamo tutti quelli che vorranno raggiungerci anche ad essere indipendenti il più possibile e a partecipare all’autogestione del campo.

PPS: Per tutte le info pratiche, le riflessioni e maggiori info sulla lotta antinucleare di Bure, il sito del campo riporta tutte le traduzioni in varie lingue, tra cui l’italiano : vmc.camp